mercoledì 9 febbraio 2011

Bangkok By Night

Bangkok : Ore Diciannove e ventitré minuti dell' otto febbraio duemilaundici 

Mi preparo per l'ultima notte del pellegrinaggio Kreativo in oriente, dopo vari passaggi tra orfani, scuole, poveri e amici Cambogiani/Vietnamiti e Thailandesi questa notte voglio osservare un pò la nightlife di Bangkok, naturalmente dal mio personale punto di vista. 

Penso che in ogni caso Bangkok essendo una capitale ed una città molto grande con un alto tasso di povertà, nasconde sicuramente un gran numero di pericoli per chi gira da solo con attrezzatura al seguito, decido quindi di fare un primo giro di ricognizione "armato" solo di una fotocamera compatta, tratto con il primo tuktuk e mi faccio portare in un tour in giro per la città. 

Bangkok è molto grande, penso che sia come Londra, e devo scegliere cosa vedere, opto per i quartieri cinese, arabo ed indiano, inizia un viaggio spericolato nel caotico traffico della city, onestamente a tratti spaventoso per la strana sensazione di viaggiare dal lato opposto della carreggiata ( qui si guida a sinistra ) e per la caotica ma apparentemente precisa guida dai thailandesi, incontriamo anche un incidente tra due tuktuk, per terrà una grossa macchia, intuisco che non è sangue dalle dimensioni, ma comunque qualcuno si è fatto male, chiedo al mio driver di andare più piano, rallenta, si ferma al semaforo e riparte più veloce di prima. 

Il quartiere cinese lo attraversiamo abbastanza rapidamente, colori, bancarelle a bordo strada, come in tutta la città, ma con un'enorme concentrazione di negozi strapieni di cose, passando con il tuktuk e armato solo della compatta evito anche il minimo tentativo di fermare immagini, mi accontento di osservare, e fare tesoro di questa enorme varietà di colori. 

Il quartiere indiano e arabo sono attaccati, ( definiti da me così per la maggiore presenza di indiani e arabi ) qui si moltiplicano a vista d'occhio ristoranti kebab, donne con il burcka e personaggi con la barba lunga e il copricapo arabo di cui ora non ricordo il nome, qui il tuktuk mi invita a scendere e io inizio a camminare nella folla, i sapori dei ristoranti si fondono e sono sempre più spezziati, l'ambiente mi fa sembrare di aver cambiato città, qui tutto sembra diverso dalla Thailandia di Khaosan Road, proseguo e mi imbatto nei primi gogo bar, voglio osservare da vicino la situazione del turismo sessuale, vorrei comprendere se è come descritto in occidente. 

I gogo bar sono locali dove ci sono un sacco di ragazze sedute che attendono clienti, si fanno offrire da bere e poi vanno via con loro, evito di sedermi per non dover poi trovare modo di sfuggire ma osservo da lontano, e non è difficile comprendere come si comportano gli avventori, i tavoli dei locali successivi sono quasi tutti pieni di coppie, lui bianco ( europeo/australiano/ americano) e lei thailandese, anche per la strada si vedono grossi uomini di una certa età accompagnati da giovani ragazze che si avviano non so dove. 

Cerco di comprendere e inizio a fare due chiacchiere con il popolo che più mi si avvicina, un indiano, mi descrive la situazione come normale non diversa dalla descrizione di mole altre persone che ho incontrato e anche di alcuni siti che descrivevano la condizione di queste ragazze, tutti dicono che le ragazze lo fanno per potersi divertire la sera, non avendo soldi usano questo metodo e così riescono a mandare anche i soldi a casa alla famiglie che vivono fuori dalle città, ma purtroppo io non sono convinto, saluto l'indiano e mi incammino in un Soi ( vicoli ) senza tirar fuori la macchina fotografica perché non mi sembra il caso, qui turisti e "lavoratori" non penso amino essere ripresi, durante la passeggiata incontro varie coppie, osservando gli occhi delle ragazze comprendo la tristezza di questa situazione. 

Penso di aver visto abbastanza, e mi manca la mia macchina fotografica, contratto con un motoboy per il ritorno in Khaosan Road e si parte ad una velocità spropositata, penso che questo abbia anche bevuto un pò, lo richiamo alla sicurezza, lui ride e per fortuna questa volta rallenta e inizia ( credo ) a spiegarmi le cose che attraversiamo parlando in Thailandese. 

Arrivato in hotel prendo la macchina fotografica, mi cambio la maglietta e metto a scaricare la scheda della compatta con cui ho girato un video a bordo del tuktuk nel viaggio di andata, mi rendo conto che sono le ventitré e che non ho ancora mangiato, prendo la carta di credito avendo finito i soldi e vado a mangiarmi un miniThali veg visto l'orario. 

MINITALI

Arrivato al ristorante indiano incontro il proprietario ( poi scopro che in realtà è il fratello piccolo ) ordino il mio piatto e due birre, una per me e una per lui, in poco tempo arrivano anche suoi amici che si siedono con noi, beviamo la birra, si ride e si scherza, capisco poco quindi rido di più :-) … 

Mentre mi appresto a finire con gusto il mio vassoio di pietanze l'amico a cui ho offerto la birre mi offre una strana sostanza, mi dice che arriva dal suo paese ed è strong, è da mangiare, forse è oppio… io cerco di spiegare a lui che non mi drogo e soprattutto che in una città così serve essere lucidi, poi vista la sua insistenza spiego che non ho soldi e lui mi dice che non è un problema e mi infila in tasca una busta con due palline al suo interno dicendomi che per me era solo cinquecentobat. 
La situazione si complica, ma per fortuna non avendo ancora prelevato estraggo il portafoglio e gli faccio vedere che non ho soldi, ci sono solo duecentobat per pagare birre e tali e cento che devo tenere per la colazione, lui dice che non è un problema, gli riconsegno la busta, con molta cautela per non farci vedere e mi allontano salutando con cortesia, domani cambio ristorante indiano. 

Ora la pancia è piena, mi avvicino ad un ATM e prelevo tremilabat per serata, bus aeroporto di domani e qualche regalo da portare a casa. 

Macchina alla mano inizio a scattare foto, conosco due ragazzi austraiani, quattro norvegesi, le ragazze del barettino dove compro le birre che si divertono a farsi fotografare con il cartello in mano e passeggio avanti ed indietro per Khaosan road, penso che sia il caso di limitarmi a raccontare questa parte di città in questo viaggio, mi sposto di alcune vie ma senza cambiare quartiere, qui è pieno di turisti di ogni nazione, l'atmosfera è di festa ovunque, ogni bar ha musica con dj o live e nei ristoranti tutti mangiano felicemente, anche nelle bancarelle dove vendono scarafaggi, lombrichi, scorpioni ed altre proteine fritte mangiano felicemente. 

Anche qui si notano coppie miste Thai con europei/americani/australliani ecc.. e qui forse è applicabile il concetto di divertimento cercato dalle ragazze con i turisti, le ragazze hanno più o meno la stessa eta dei ragazzi, tutti sorridono, bevono e poi faranno altro, ma mi sembra che qui ci sia molto più rispetto e una consapevolezza maggiore. 

Ad un certo punto, nel mio passeggiare costante e nel trovare persone con cui scambiare saluti e brindisi vedo un cerchio di persone, al centro un gruppo di ballerini di breakdance che si esibiscono sull'asfalto, mi siedo per terra e giro il primo video, mi alzo metto centobat nel loro cappello delle offerte e mi risiedo di fronte per riprendere da un'altra angolazione, tutti si divertono questa è la Bangkok che mi piace e che mi mancherà. 


Più si fa tarda la serata e più le persone cambiano, verso le tre di notte sono sparite completamente le famiglie e le bancarelle sono diminuite drasticamente, alcuni dei venditori ambulanti hanno estratto una o due casse da dove sparano ad alto musica piacevole ed in altre situazioni si sono messi a suonare con chitarre e percussioni, l'ambiente sembra comunque molto sicuro, l'unica presenza un pò inquietante sono i ladyboy ( travestiti o operati, ex uomini ) che si avvinghiano ai passanti, ma forse hanno sbagliato quartiere perché sembra che la maggior parte delle persone se ne discostano molto rapidamente, io che sono passato avanti ed indietro più volte con la macchina foto devo essere un pò odiato perchè mi guardano male.

Lultima parte della nottata la passo con i ragazzi australiani ai quali offro una birra e chiacchierando con le amiche del cartello, ogni tanto scatto una foto o faccio un video, tutto sembra tranquillissimo fino a quando mi si avvicina una ragazza Israeliana quasi in lacrime, farfuglia cose che non comprendo e all'inizio mi sembra che dice che non vuole essere nel video, indicando in continuazione la macchina fotografica, gli dico che non è un problema e sto per cancellare l'ultimo filmato, quando prendendo fiato inizia a parlare un pò meglio, attendo che spieghi tutto e cerco di farla calmare, mi spiega che hanno rubato la borsa alla sua amica con tutti i soldi ma soprattutto il passaporto, gli faccio vedere i video che ho girato, anche se naturalmente è quasi impossibile che io abbia ripreso proprio quella scena.

L'ambiente era di festa ma purtroppo ovunque ci sono persone pericolose, soprattutto se si sottovalutà troppo la situazione e si balla con la borsetta dietro di notte a Bangkok.


Non trova nulla di interessante nel video,  ci raggiungono le sue amiche, sono abbastanza disperate e mi metto a cercare con loro il passaporto e la borsa nella speranza che il ladro abbia preso i soldi e buttato il resto, mi trattengo dal dire che forse qui sono interessati anche al passaporto ed insisto perché facciano la denuncia alla polizia, poi le saluto e mi avvio verso il mio hotel, ultime foto, ultimo video e poi vado in camera, dove trovo mia mamma su skype, faccio due chiacchiere con lei, la rassicuro sul fatto che a breve ci vediamo, gli mando un bacio e svengo nel letto.

Qui alcuni scatti della nottata.










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